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L’IMPORTANZA DELLE COCCOLE E DELLE PAROLE

Le coccole non sono vizi, ma un vero linguaggio d’amore per il bimbo

Fin da quando se ne stava al calduccio nella pancia, il tuo bimbo ha imparato a conoscere la tua voce e i tuoi gesti d’amore. Nei suoi primi mesi di vita, quei gesti e quelle parole dolci sono ancora più importanti, perché lo tranquillizzano e lo rassicurano, nutrendo il suo innato bisogno di affetto. Non avere paura quindi di esagerare con le coccole, e non sentirti una mamma poco severa se lo prendi in braccio al primo strillo: non solo è normalissimo, ma fa bene al bambino e al vostro legame.
È così infatti che lo fai sentire protetto e al sicuro, aiutandolo fin da piccolissimo a sviluppare una propria personalità. Carezze, abbracci, dondolii, ninnenanne e qualsiasi altra coccola cui reagisce positivamente creano infatti un linguaggio unico e speciale tra te e lui, e lo fanno sentire amato e considerato.
Lascia libero anche il papà di tenerlo in braccio e di giocare con lui quanto vuole: escluso da alcuni gesti “intimi” come l’allattamento (per ovvi motivi ), il papà costruisce con il bambino un rapporto speciale proprio grazie a questi momenti di vicinanza fisica, di parole sussurrate, di sguardi, di sorrisi e di baci. Questa presenza farà sicuramente bene al bambino, ma anche al papà, che si sentirà presente e inserito completamente nel delicato, quanto fondamentale ruolo, all’interno della famiglia.
Le coccole non sono un modo per viziare il piccolo – ci sarà tempo anche per quello! – ma aiutano a ridurre i pianti e il nervosismo: spesso quando piange in realtà cerca solo di richiamare la tua attenzione, perché sente il bisogno di un contatto fisico.
Tenendolo in braccio e coccolandolo a lungo soddisfi i suoi bisogni, appaghi il tuo desiderio e il tuo istinto di mamma e lo aiuti a crescere forte e sereno.
Un buon modo per rilassarlo è anche l’ascolto della musica: come molti studi hanno dimostrato, infatti, la musica favorisce la produzione di endorfine, sostanze naturali che allontanano lo stress e generano uno stato generale di benessere. Non esiste un genere migliore di altri, perché ogni piccolo (così come ogni adulto) ha i propri gusti; in linea di massima, però, la musica classica e le melodie “new-age” risultano molto gradite, così come i motivi più orecchiabili; sconsigliati invece i pezzi troppo “percussivi” che potrebbero urtare la sua sensibilità.
Ricorda poi, che far ascoltare musica al bambino è importante non solo per rilassarlo, ma anche perché contribuisce alla sua capacità di percezione dei suoni e dei timbri e può influire positivamente sullo sviluppo di alcune sue importanti facoltà (di tipo logico e visuo-spaziale).

E il fratellino maggiore? Come prepararlo al “nuovo arrivato”…
Coccole, attenzioni, preoccupazioni per il bimbo appena nato. Assolutamente giusto. Ma occorre non dimenticare il fratellino (o sorellina) che già c’è e che, a causa di questa novità, potrebbe subire qualche piccolo turbamento. Questa gelosia è naturale, bisogna solo cercare di evitare situazioni che potrebbero peggiorarla. Il fratellino maggiore è portato legittimamente a pensare “ma se mi vogliono così bene come dicono, che bisogno c’è di un altro bambino?”. Come dargli torto? Ricordiamoci sempre che i bambini piccoli non riescono a controllare le emozioni forti e pertanto anche in questa fase, hanno bisogno della presenza e dell’affetto continuo di un adulto. Ecco qui (in questo caso più che mai è importante il coinvolgimento e il contributo anche del papà), alcuni piccoli suggerimenti da adottare nei confronti del fratellino maggiore:
– ditegli direttamente voi genitori che a breve arriverà un fratellino
– programmate i vari cambiamenti da apportare alla casa (es. cameretta) e alle abitudini (es. asilo) in anticipo
– ditegli che il nuovo fratellino sarà un buon compagno di giochi, solo più avanti, quando effettivamente potrà esserlo (all’inizio quando non fa altro che mangiare, dormire e piangere, non è consigliato!!)
– prima di dare da mangiare al neonato assicurarsi che il “grande” stia già mangiando o facendo altro
– continuate a comportarvi con lui come facevate prima dell’arrivo del piccolo

Certo, questa attenzione nei confronti del “maggiore” porta via tempo, energia e fatica, ma fidatevi, il legame fra fratelli (e sorelle) è qualcosa di speciale e importante, che dura per la vita, per cui il gioco vale ampiamente la candela!

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