COME PRENDERLO IN BRACCIO
Come tirarlo su, come tenere la testa…
Ecco uno dei gesti più intimi e intensi di una mamma con il proprio piccolo. Un gesto spontaneo che però va imparato nel modo giusto: per cambiarlo, vestirlo, allattarlo e coccolarlo.
La prima cosa da imparare è prendere in braccio il tuo bambino nel modo giusto: appena nato il piccolo è delicato e deve infatti essere sostenuto nel modo corretto. Muoversi con sicurezza è molto importante anche per trasmettergli senso di protezione: ricordati che è in grado di percepire le tue paure. Nei primissimi mesi, inoltre, il contatto con il tuo corpo, specie pelle a pelle, è fondamentale per creare un legame forte, ridando al bambino il senso di protezione che percepiva stando nell’utero.
Esistono diverse posizioni in cui il bimbo può essere sostenuto, a seconda delle tue e delle sue preferenze e del momento della giornata. La prima cosa da sapere, però, è che in qualsiasi posizione tu lo tenga in braccio è fondamentale sostenergli la testa, perché la muscolatura del suo collo ancora non è sufficientemente sviluppata per farlo autonomamente. Per sollevarlo puoi farlo rotolare su un fianco e poi alzarlo prendendolo dai fianchi, così che abbia il capo e gli arti flessi in avanti. Altrimenti puoi infilargli una mano sotto la schiena e l’altra sotto la testina, così da assicurare il sostegno alla sua muscolatura. Una delle posizioni più gradite ai piccoli, e molto indicata in caso di coliche gassose, è quella in cui è sdraiato sulla pancia: appoggia la sua testa all’incavo del tuo braccio, così che abbia il torace steso sull’avambraccio e l’addome sostenuto dalla tua mano, che devi far passare in mezzo alle sue gambine. Una variante a questa posizione è quella della “culla”, in cui il bimbo è sdraiato in tutta la lunghezza con la schiena nell’incavo delle tue braccia: una posizione che gli consente di guardarti negli occhi e di avere molta interazione visiva e verbale, ideale per calmarlo prima della nanna.
Il bambino può essere anche sostenuto con il tronco in verticale: per aiutarlo a fare il ruttino per esempio puoi appoggiargli la testa sulla tua spalla e poi dargli qualche pacca leggera sulla schiena. Molti bimbi amano anche il contatto tra la propria schiena e la pancia di chi lo sostiene: in questo caso lo si sorregge da dietro, le sue gambe sono in aria e il suo sguardo si rivolge al mondo. Quando sarà un po’più grande, potrai anche metterlo a cavalcioni su un fianco, sempre sostenendolo con un braccio in mezzo alle gambe: in questo modo sarà in grado di guardarsi intorno, imparando a seguire con gli occhietti le persone e i movimenti.